lunedì 16 luglio 2012
Luciano Pitronello in sciopero
Luciano Pitronello in sciopero
Mi vergogno un po’ di questa situazione, soprattutto quando mi rendo conto del peso di tutto questo, ma devo rendere spiegare a le persone che mi son venute a far visita del perché non sono state ricevute, il motivo: mi dichiaro in sciopero di affetto, non riceverò amore, cioè, non accetto questa unica possibilità che mi offre il carcere di essere accarezzato, abbracciato e stretto e , chiaramente, vi chiederete: perché ha scelto uno sciopero così strano e quali sono le sue richieste?
Bene, è proprio qui che divento rosso, però lo spiego perché capisco che le persone che son venute a farmi visita questa domenica e forse quelle che verranno hanno fatto un grande sforzo per vedermi, svegliarsi presto, uscire al freddo, fare una fila molto lunga, questo senza menzionare tutti i problemi personali che ognuno ha, per cosa? Per mister capriccioso che ha fatto uno sciopero di visita?
Quindi, siccome so che è molto facile arrabbiarsi in questa situazione, voglio mettere in chiaro alcuni punti, ma per fare questo devo fare un piccolo riassunto di come sono arrivato a questa strana scelta di non ricevere visite.
Dentro il carcere si sbaglia costantemente se si fa riferimento agli affetti, è difficile avere una visita super perfetta o per lo meno relativamente buona, le motivazioni abbondano sia inter che intrapersonali, che si è messo a piovere, che un altro prigioniero è stato aggiunto, che hanno fatto passare molto tardi, che hanno toccato un tasto delicato nella conversazione, che non è venuta la persona che aspettavi ecc.. Sommarle al fatto che sono un individuo che si sbaglia spesso nella vita non aiuta molto.
In questo contesto la persona più importante per me ( in questi momenti) colei che mi ha nascosto, in questo processo contro vento e marea, quella che ha deciso di restare con me nonostante tutto, senza curarsi di ciò che diranno o di come sto, la compagna più affine che ho, la persona che mi ha assistito in tutto, colei che non ha mai fallito, la ragazza che mi ha fatto innamorare col suo fascino timido. Quella che mi sorride e mi ipnotizza, la donna che amo profondamente, ha dovuto scontrarsi con un altro dei miei errori, quello che ha causato la decisione di allontanarsi un po’ da me.
Ciò mi fa dichiarare lo sciopero dell’affetto, dato che sono senza mezzi per poter esprimere con forza il mio amore, e forse è difficile comprendere che relazione ci sia fra il farsi fare visita e l’amore? La mia amata, forse, crede che non la ami, nel migliore dei casi pensa che mi piaccia solo per come mi fa stare bene la sua compagnia, non dando importanza se si tratti di lei o di qualsiasi altra compagnia. Perché chiaramente, nel contesto dove si realizza, la prigione, non importa chi sia, basta non stare soli, a ciò io rispondo con un NO! Perciò mi rifiuto di ricevere “qualsiasi” visita ( senza sminuire gli altri), ma intendetemi, questa è uno dei pochi modi che ho per dimostrare che se visita non è una visita qualsiasi per me.
Quindi, il motivo dello sciopero? E’ un gesto d’amore questo è, forse pensi che sia uno sciocco o un ridicolo e si lo sono, però saprà che sono determinato nelle cose che mi propongo, lotto con tutta le mie forze per raggiungere le mie mete, ho lottato con fierezza nel nome dell’anarchia il primo giugno del 2011, per non morire e oggi lotto con la stessa passione per farmi spazio nel cuore della donna che amo, per questo sono in sciopero d’affetto, per questo non riceverò visite definitivamente, e le richieste? Qui non ci sono richieste, mi privo della istanza più attesa dai carcerati con un gran sorriso perché la mia privazione è per amore, perché sto facendo il carcere-combattivo e perché dimostro a me stesso e agli altri di essere più vivo che mai e che nessuno decide per me.
Con il cuore e le parole super super innamorato
Luciano Pitronello Sch.
Prigioniero Politco Insurrezionalista.
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