lunedì 29 ottobre 2012

Distorto dagli specchi




Distorto
dagli specchi

Il sogno si è rotto cadendo
Ho trovato l’oblio in uno specchio perduto in mare
Ebbro di tormenti
Divorato dalle paure
Ho bevuto quell’acqua che nessuna luce ha accarezzato
Come un oggetto curvo sopra la sua ombra
Ora vedo l’amore sotto una luce obliqua
Chi costringe la mia testa a chinarsi?
Sconvolge l’ora?
Come raggiungere il sole senza passare attraverso
l’albeggiare?
Rimuovere la paura da tutte le apparenze così da
nuotare lungo tutto l’oblio
Con lo stesso movimento
Perdere se stessi e scoprire la direzione delle cose
Oltre la sinistra ed oltre la destra
Oltre l’audacia e l’orizzonte
Oltre il vento
Il vento della paura
Un vento crudele ma non immutabile
Che spezza l’eco sepolta nella sabbia
Ed il fumo imprigionato nelle ossa fossili
Che depredano gli sciacalli dei loro sogni
E i poppanti del futuro
Un vento che nei suoi abbracci tradisce la sua furia
Immerso nella mia infelicità sommergo la mia stella
In questa caduta rettilinea un nuovo volto si
mostra come un richiamo
La luce lo consuma
E oppone alla sorte tutto ciò che rimane di me
Nell’inevitabile ritmo del disastro
Potrei dire prima della fine del giorno
Tutti gli specchi sono assetati
Il battere di un remo basta a cancellare una stella
Senza riflessione senza ombra il cuore muore lentamente
E fa della memoria una insonnia senza fine
Vendicatore e conquistatore di me stesso
Ho piena fiducia in questi brividi di destino
Un mondo furibondo di idee violente si solleverà
La sua immagine incisa nell’occhio più limpido
Già nega l’umore capriccioso dei profeti
Irruvidisce gli specchi
Solleva le teste insanguinate dei tori neri

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