venerdì 9 novembre 2012

I Fiori dell'Ade




C'è chi scrive le proprie pagine di vita con il sangue, e chi invece, come dilettanteschi artritici si affannano nel tratto in firme sbiadite e tremolanti.
Parlo a voi! Che non avete mai scritto con il sangue delle ferite, quelle ferite auto inferte alle gengive per affermare se stessi in una luminosa cella della redenzione.
Saper affrontare la vita, senza resentment, guardare dell'alto del vertice e varcare la soglia anche quando si è costretti in pochi metri quadri.
Saper affrontare la morte, costretti all'isolamento nel proprio abisso da una società che si edifica nella distruzione dell”Ego”.
Il Socialismo anche quello anarchico è fallimentare e non ha nulla di augurabile.
Una stuola di poliziotti-infermieri con tanto di primari e capo reparti si prenderanno cura di voi,  e tutto questo in nome della società e dell'Unione dei Deboli.
Abbraccio e stendo al vento la bandiera dell'anticristo, la stessa bandiera nera che sventolò nelle mani degli anarchici individualisti, sovrani dell'individuo e fieri nichilisti da Novatore a Martucci ... la vostra eredità non da tutti è stata compresa, ma come potrebbe essere altrimenti?
Solo chi conosce e ha conosciuto le vette e il freddo delle alture e ha trovato rifugio nel fuoco del proprio Ego vagabondo e solitario può aver accolto l'intima passione.
Gli anoressici della vita, pecore che brucano l'erba e la rivomitano per non ingrassare,colorano con scritte le loro foglie e lamentano semplici distrazioni redazionali che occasionalmente possono essere anche detti “vuoti di memoria”.
Ricordiamo anche ai dilettanti agricoltori-giornalai che la “merda” o concime è utile perchè senza di essa non c'è vita. Dalla merda nascono i fiori, soleva cantare un noto cantautore; Dalle tre fauci del cerbero rigonfie di rabbia cadranno i semi di Aconito!
Preparatevi a vedere crescere nell'erba i Fiori dell'Ade.
Faccio presente che pur essendo calorosamente tacciati come polemicisti vuoti,parlo a voi di Sheepir, saremmo disposti ad accogliere un vostro scritto sulla questione  “giuridica”  per un dibattito in merito, partendo proprio dal processo che ha coinvolto il compagno Mattia e l'affine Federico, dove l'uno a scelto una difesa tecnica e l'altro ha negato il diritto alla difesa (ognuno con i suoi limiti e contraddizioni).
L'Anarchia in tribunale?
Esempi come quello della compagna Olga fanno scorrere un brivido di morte ai compagni che si assicurano la loro libertà in base alle stronzate di un codice penale o all'opera denigratoria di un'avvocato “compagno”.
Sarebbe troppo lungo fare una cronologia di comunicati scritti per rivalutare la difesa legale come arma contro la repressione, partendo per esempio da alcune considerazione sul Caso Cervantes di alcuni arrestati (che parlano di contraddizione a fin di bene) fino ad arrivare a l'uso smodato di avvocati nel caso Bombas (tutti assolti). Non sentite? non vedete Engels sedervi al vostro tavolo?
Maurizio De mone

Nessun commento:

Posta un commento