L’individualista anarchico sente che nulla v’è al di sopra del suo io e si ribella contro ogni disciplina ed ogni autorità, divina o umana. Egli non riconosce nessuna morale ed anche quando si abbandona ai sentimenti dell’amore, dell’amicizia, della socievolezza, lo fa per un suo bisogno naturale, per una sua soddisfazione egoistica, perché gli piace di fare così. Come quando avverte la necessità d’insorgere e lottare contro gli altri uomini, non esita un istante a seguire questa diversa tendenza. Ma mai, in nessun caso, l’individualista anarchico si sottomette ad una regola di condotta, comune a tutti, per sempre. Cioè alla regola del gregge.
Enzo Martucci
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