Nella sua battaglia a colpi di rapine, di bombe e di controinformazione libertaria, Severino Di Giovanni non fece che mettere in pratica quanto dichiarato alcuni decenni prima da un altro anarchico bombarolo, il francese Émile Henry, prima di offrire il collo alla ghigliottina: “Nella guerra da noi dichiarata alla borghesia non chiediamo pietà. Diamo la morte e sappiamo subirla. Per questo attendo con indifferenza il vostro verdetto. So che la mia testa non sarà l'ultima che taglierete. Aggiungerete altri morti alla lista sanguinosa dei nostri morti. Impiccati a Chicago, decapitati in Germania, garrotati a Xerès, fucilati a Barcellona, ghigliottinati a Montbrison e a Parigi, i nostri morti sono numerosi; ma voi non siete riusciti a distruggere l'anarchia. Le sue radici sono profonde. Essa è nata nel seno di una società putrefatta e vicina alla sua fine; essa è una violenta reazione all'ordine stabilito; essa rappresenta le aspirazioni di uguaglianza e libertà che distruggono l'attuale autoritarismo. Essa è dovunque. Questo la rende indomabile, per questo finirà coll'uccidervi”.
Severino, Severino aquel héroe ya olvidado.
Fueron los milicos que te fusilaron
Severino, Severino el pueblo lloró tu muerte.
en los años treinta sobre aquel amanecer
(en los años treinta… sobre aquel amanecer)
Severino, con tu lucha hasta la muerte
Muy enamorado de tu América,
la bella muchacha,
Muchachita que siempre esperó y seguirá esperando.
Severino, libertario… dinamita y corazón.
En los años treinta… sobre aquel amanecer
En los años treinta… siempre te verán volver
Severino con tus libros y con tu palabra impresa
con todas las armas luchaste por un ideal
y caíste ante el tirano defensor de aquel sistema
En los años treinta sobre aquel amanecer,
En los años treinta… siempre te verán volver
En los años treinta sobre aquel amanecer,
En los años treinta… siempre te verán volver
Nessun commento:
Posta un commento