lunedì 8 ottobre 2012

A GUISA DI RAPPRESENTAZIONE




Sopra l’arcobaleno del Sole

il Folle la vita cavalca.

La Gloria con occhio perverso

lo guarda dal Vertice estremo.

Novatore




A GUISA DI RAPPRESENTAZIONE

Io non annuncio e non prometto nulla.
Troppi sono i bugiardi profeti che annunciano agli uomini la possibilità di una nuova vita e ancor di più sono i volgari plebei dello spirito che promettono al mondo - novelli Gesù - con il loro sangue irredento...

Chi sono? Non lo so! Non posso definirmi...

So di essere un impasto di Modestia e di Orgoglio, di Saggezza e d’Ignoranza, di Vizio e di Virtù, di Viltà e di Eroismo, di Luce e di Tenebra, di Logica e di Assurdità. Sono un essere sospeso sopra l’abisso di una profondità inesplorata, con l’occhio fisso verso un lontano culmine che forse è una chimera.

So che vi sono in me delle vette assolate e fiorite come fantastici giardini d’estate, e delle tenebrose caverne che mai videro il sole. Ho trovato degli AMICI che mi assomigliano un poco per la ragione ch’io somiglio un poco a loro, e di comune accordo abbiamo deliberato di costruirci assieme una casa di cristallo sulle rocce di un VERTICE.
Non per questo per ciò crediamo Dei.
Ma vi sono delle Aquile e dei Serpenti che, come gli Dei, amano le vergini alture... E noi siamo fra questi!
Animali dunque, ma animali da Vertici! Animali che accovacciati in posture strane fra i cespugli simbolici della veramente libera Arte, coltiveremo i fiori velenosi della Bellezza pura anche se le scimmie, abitanti le basse paludi sociali, lanceranno verso il nostro nido di violenti solitari il loro anatema impotente e le loro rauche ridicole maledizioni.
La mia dichiarazione è finita, ma io non mi sono definito...
So che una dichiarazione di questo genere avrebbe il diritto di farla anche il più umile di tutti i mortali. Ma oltre questo so pure che anche il più fulgido genio – oltre averne il diritto - dovrebbe sentirne il più assoluto DOVERE.

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