Sindrome Mallarmè
<<Non si fa altro che scribacchiare>>
Duca di Gloucester
Perché leggi questo libro?Il motivo è uno solo: perché non ti basti.L’umanità ha bisogno di libri, di storie, perché non basta a se stessa.Per questo io scrivevo. Levigavo il testo per ottenere superfici riflettenti,ma volevo andare oltre la mimesi. Volevo delle poesie che fossero una bomba, un libro che fosse la fine del mondo. Volevo un libro che valesse la pena, un’opera in continua evoluzione, di cui i tabloid non potessero stancarsi.Avevo una tensione insopportabile dentro di me, ed ora ho un libro fuori di me. Questo libro è l’elenco delle stronzate che non sono bastate a confondere la verità. La verità è che per eliminare il germe della mia tensione dovevo squarciarmi le carni.Valutavo l’ingiustizia del mio libro: dieci anni per scriverlo, mentre per leggerlo basta una notte. Allora ho pensato: che sia almeno la vostra ultima notte.Il vasto lenzuolo di citazioni con cui ricoprivo i miei pensieri era evidente segno di insicurezza. Era come il cercare l’assoluzione argomentando sull'antichità e il pregio dell’arma usata per il delitto.Ero altre sì ossessionato dall'incomunicabilità. Non tolleravo che i miei pensieri fossero travisati e che il mio messaggio fosse frainteso. Poi finalmente capii come centrare il bersaglio e scrissi un libro immune da tutto questo. Decisi semplicemente di togliere i target e sparare a caso.Giuro che non voglio dirvi niente e che non ho niente da dire. Il mio scopo è suggestionarvi, perché sono suggestionato a farlo.E poi che cazzo di utilità può avere una storia?Può essere una bella giornata, e puoi avere la pancia piena e i coglioni vuoti. Può essere che ti hanno appena lucidato il SUV, e dici: <<adesso avrei proprio bisogno di una storia>>.Ma le storie sono tutte stupide teorie, tutte uguali, e non sappiamo che farcene. Arriverebbe il sabato senza sapere a chi affibbiarle.In passato ho amato solo i libri in grado di lasciare un segno. Una volta con una brossura di Sombart ho ferito un operaio, mentre con un grosso volume di Lefebre ho staccato il naso a un marmo.Questo libro è stato concepito per colpire di taglio e di punta. Potete staccare la parte seghettata di questa pagina e tagliare i polpastrelli dell'agente, oppure potete aprire il libro a metà e richiudervelo sul cazzo.Questo è un libro da consumare. Consumate il mio libro e siate felici.Consumate, mettete in circolo i fluidi corporei e l’economia, e siate allegri.L’artista è considerato la malattia della società, ma non ne è che il sintomo.L’arte è una forma sociale di onirismo. L’artista è quello che si occupa della notte, quando la ragione va a letto.I libri sono i sogni dell’umanità, scaricano nell'immaginario la tensione collettiva, sublimano le pulsioni dalle nostre società. Il poeta è quello che permette all'inconscio di manifestarsi, e all'energia di venire in superficie.Le opere sono Kunstwollen. Le idee, le passioni, le catastrofi sono già nel mondo, lo scrittore è solo quello che si prende la colpa di evocarle.Non spaventatevi quindi per la loro violenza: la loro manifestazione è anche il loro esorcismo.
P.S.
Tutto ciò che ho scritto è vero, lo giuro su questa copia di Bollito Misto con Mostarda.
Nessun commento:
Posta un commento