Ah, sì! Tu cercavi la VIA povero pazzo. Ma la via non c’era...
Ci sono molte vie ma non l’unica via! E l’unica via eri tu. Tu con tutti i tuoi grandi difetti e le tue grandi virtù.
Ma tu non ti vedesti... Fosti uno scopritore di mondi ignorati ma tu non ti scopristi. Tu che di tutti i mondi eri il centro animatore.
Tu non fosti mai il grande solitario monologico, dimentico del mondo, e di te stesso Dio e contemplatore.
Io ho veduto i materialisti strisciare con il ventre a terra come dei neri rettili, e gli spiritualisti (idealisti) volare, trasportati e vuoti come delle miserabili perfezioni disseccate. E dietro di loro ho vedute le lunghe coorti dei mistici e le infinite teorie degli asceti, vagare – poveri pazzi - alla ricerca di leggi esteriori da servire in una chiavica umida e muffosa di teoria e ombrata di fede, entro la quale incanalare la loro inutile vita di ossessi!
L’uomo - anche colui che porta nel pugno il labaro della Libertà - cerca sempre la schiavitù nella vita.
Nessuno vuole persuadersi d’una verità che nega ogni “sistema”, ogni “regola”, ogni “forma”.
Anche i libertari cercano il sistema, la regola, la forma...
Cercano la teoria svirilizzante e la fede omicida. Prova dire a costoro: né “regole” né “forme” e né “sistemi”, ma Brividi e Fremiti, Sensività e Intuizione, Lirismo e Immaginazione, Forza e Fantasia ed essi ti diranno: “Ben altro ci vuole per la Società, ben altro ci vuole per l’Umanità!”
La Società e l’Umanità sono l’incubo degli ossessi! E questo incubo tormentatore della Società e del “Ci vuole...” crea le oscure falangi dei pessimisti che tutto vedono nero e quelle degli ottimisti che tutto vedono rosso. Il mondo è - per se stesso - la stessa cosa di tutti. Ma gli scettici non credono e i religiosi adorano. Ma gli uni e gli altri si ostinano rabbiosamente a condannare colui che sa essere religioso e ateo, santo e peccatore, scettico e credente, ribelle e dominatore proprio al medesimo tempo. E questo semplicemente perché nessuno vuole comprendere che l’essere è un tutto nel tutto e non una particella infinitesimale dell’universo o una rotella microscopica della macchina umana. Ed anche tu - mio povero pazzo - cercavi una via, un orizzonte, un “là” alla tua vita. Ma al vagabondo dello spirito tutte le vie sono aperte, come per l’iconoclasta ogni tempio è vulnerabile ed all’Eroe possibile ogni mèta.
Ci sono molte vie ma non l’unica via! E l’unica via eri tu. Tu con tutti i tuoi grandi difetti e le tue grandi virtù.
Ma tu non ti vedesti... Fosti uno scopritore di mondi ignorati ma tu non ti scopristi. Tu che di tutti i mondi eri il centro animatore.
Tu non fosti mai il grande solitario monologico, dimentico del mondo, e di te stesso Dio e contemplatore.
Io ho veduto i materialisti strisciare con il ventre a terra come dei neri rettili, e gli spiritualisti (idealisti) volare, trasportati e vuoti come delle miserabili perfezioni disseccate. E dietro di loro ho vedute le lunghe coorti dei mistici e le infinite teorie degli asceti, vagare – poveri pazzi - alla ricerca di leggi esteriori da servire in una chiavica umida e muffosa di teoria e ombrata di fede, entro la quale incanalare la loro inutile vita di ossessi!
L’uomo - anche colui che porta nel pugno il labaro della Libertà - cerca sempre la schiavitù nella vita.
Nessuno vuole persuadersi d’una verità che nega ogni “sistema”, ogni “regola”, ogni “forma”.
Anche i libertari cercano il sistema, la regola, la forma...
Cercano la teoria svirilizzante e la fede omicida. Prova dire a costoro: né “regole” né “forme” e né “sistemi”, ma Brividi e Fremiti, Sensività e Intuizione, Lirismo e Immaginazione, Forza e Fantasia ed essi ti diranno: “Ben altro ci vuole per la Società, ben altro ci vuole per l’Umanità!”
La Società e l’Umanità sono l’incubo degli ossessi! E questo incubo tormentatore della Società e del “Ci vuole...” crea le oscure falangi dei pessimisti che tutto vedono nero e quelle degli ottimisti che tutto vedono rosso. Il mondo è - per se stesso - la stessa cosa di tutti. Ma gli scettici non credono e i religiosi adorano. Ma gli uni e gli altri si ostinano rabbiosamente a condannare colui che sa essere religioso e ateo, santo e peccatore, scettico e credente, ribelle e dominatore proprio al medesimo tempo. E questo semplicemente perché nessuno vuole comprendere che l’essere è un tutto nel tutto e non una particella infinitesimale dell’universo o una rotella microscopica della macchina umana. Ed anche tu - mio povero pazzo - cercavi una via, un orizzonte, un “là” alla tua vita. Ma al vagabondo dello spirito tutte le vie sono aperte, come per l’iconoclasta ogni tempio è vulnerabile ed all’Eroe possibile ogni mèta.
Non c’è una VIA ma vi sono tutte le VIE.
Non c’è una Verità ma vi sono tutte le Verità.
Non c’è il diritto ma la Forza.
Non c’è la legge ma il libero arbitrio.
Non esiste la Giustizia ma l’Ingiustizia.
Non esiste ciò che si chiama Amore ma bensì l’Egoismo.
Non c’è una Verità ma vi sono tutte le Verità.
Non c’è il diritto ma la Forza.
Non c’è la legge ma il libero arbitrio.
Non esiste la Giustizia ma l’Ingiustizia.
Non esiste ciò che si chiama Amore ma bensì l’Egoismo.
Ogni coerenza teoretica è mutilazione vitale e la vera logica è l’illogicità. Ogni uomo che segue una via con gli occhi fissi a una mèta è sempre in compagnia del rimorso come colui che giurando trova sempre il rimpianto.
Solo colui che cammina su tutte le vie con l’occhio fisso nel disco del suo mondo interiore può essere il signore della serenità e il Dio della pace felice”.
Solo colui che cammina su tutte le vie con l’occhio fisso nel disco del suo mondo interiore può essere il signore della serenità e il Dio della pace felice”.
R.N.
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