giovedì 4 ottobre 2018

FORMALITÀ




È tutto una formalità
ognuno con il suo vestito
dipinto di banalità
con i soli colori in fermento

Percorsi laterali
svuotati dal l'essenza
di mutamenti animali
armati di virtuale paziente

È triste la noia
di chi non sa vivere
come la scure del boia
che trancia le viscere

Flotti di sperma acidulo
lubrificano le strade
dei marmi che sfondano il culo
dei radical delle lande

Orde sataniche
fiancheggiate dai lupi
nelle celle barbariche
si trasformano in pupi

Muore l'Ego
in attesa del futuro
come fosse un ago
che affonda lentamente nel burro

Dorme la città
pervasa da sogni proibiti
intinti nella quantità
dei finti vestiti

Verghe di plastica
in erezioni finte
sfondano a sangue la fica
delle donne incinte

Lunga è l'attesa
dei figli in rivolta
come fosse la resa
della città in festa

Uomini sporchi di merda
puliscono i cessi
aspettando la merenda
mentre vivono da fessi

È tutto una formalità
ognuno con il suo vestito
dipinto di banalità
con i soli colori in fermento

Chiù Pac

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