Vivo come uno schiavo, mi sento ipo e tardivo
Sono troppo nocivo e non trovo pace se non scrivo
Di quel che provo e reprimo non essendo bravo in niente
Me ne lavo le mani e mi levo dal cazzo, gente
Perché non arrivo al traguardo, devo ancora partire
Non ci provo nemmeno tanto non ci posso arrivare
Faccio canoa nella diarrea tra le minacce di Andrea
E di una dea fortuna che mi bacia sotto la luna
E mi tradisce al mattino con il primo spazzacamino
E mi ritrovo buco di culo come la bocca di un vulcano
"Mi spiace amorino ma è stato il destino
Tu eri troppo lontano e lui era troppo carino
Gli ho dato solo un bacino, non ti preoccupare ciccino
Che tutto il mio cuoricino è per te cucciolino!"
Sfanculizzati, bagnati con la benzina
Prendi un cerino ed accenditi, puttana!
Il nostro palazzo crolla e la folla viene schiacciata
E spillata come una pupilla che non brilla di vita
Cita mi cita in giudizio, mi rinchiude nell'ospizio
Perché in casa non c'ha spazio
Perché lei è ancora all'inizio
Mentre io sono alla fine del confine del tempo
In un campo pieno di mine dove adesso c'inciampo
Ho un crampo alla testa e la vista in un lampo
Mi depista le immagini mandandomi le vertigini
Gli argini si spaccano e finisco nei margini
E le origini si perdono in fondo a voragini
Facili ricordi, sordi che non ci sentono
Si addormentano ogni tanto ma poi si risvegliano
E ritornano a farti visita e squarciando l'anima
Una lacrima scendendo ha distrutto
L'ultima ennesima speranza di rincontrarti ancora
In una nuova aurora nel manto della sera
Parlo di te, Lina, fino alla fine della bobina
Con le tue guance rosse dal sapore di amarena
È già mattina e i pensieri decapitan il collo e la mente
Mi salgono in testa come se fossero botte
Ti chiamo alle quattro di notte da una cabina lontana
Ed una luna piena di pena che mi porta sfortuna
Perché appena ti chiamo tu stavi dormendo e sognando
E t'incazzi per un'ora, io nemmeno ti rispondo
Rimango muto a sentire, non ho il coraggio di parlare
Vorrei dirti "mi manchi e scusa se ti faccio soffrire"
Vorrei dirti "ti amo", che sono stato uno scemo
Ma riaggancio per primo perché ho paura e tremo
Vorrei avere coraggio ma prevale l'orgoglio
Quello che sento per te lo confido ad un foglio
Perché sono un codardo, un coniglio, un bugiardo e un perdente
Mi vergogno di me stesso e non mi merito niente
AHAHAHAHAH!
Ma c'hai davvero creduto a tutte le cazzate che ho detto
E che ho finora cantato?
Se ripenso a te mi vergogno di me stesso
Mi calcifico nel gesso e dopo trapasso ad altra vita
E se ripenso a te mi viene in mente Cita
Che mangia la banana dal bollino blu Chiquita
Gli occhi dell'amore te li strappo dalla faccia
Non fai altro che parlare e muovere la tua linguaccia
La tua scacciacani fa solo rumore
C'ha il tappino rosso fessa e non mi puoi ferire
Capire quel che dico sarebbe già un'impresa
Se tu capissi i testi ne resteresti offesa
La rosa che stringevo tra le mani s'è appassita
I suoi petali di amore sono neri e senza vita
La ferita è ancora aperta, il sangue scorre a fiumi
Non aprire quella porta perché tanto non mi ami
Avresti mai pensato ed immaginato che il mio lato nascosto
Ha stipulato un contratto con Mefisto?
E visto che tanto tanti non ci fanno caso
Ma appena mi sono arreso sei rimasto sorpreso
Vedendomi steso a riposo in cumuli di cenere
Di un incendio doloso che è impossibile da spengere
Ho le scale da salire e da scendere
Per poi morire e rinascere
Per poi riessere il solito idiota e perdere energie in chiacchiere
Per fingere di essere qualcuno che non sono
E quindi non ti voglio illudere
Sono lo spaventapassere, l'antifiga originale
L'antisociale, il maniaco sessuale
Ma sono solo parole perché mi consolo col sole
È solo che il male mi rende da solo ed è male
E maledetto il giorno in cui ti ho incontrata all'inferno
Nel forno di un'estate che si è trasformata in inverno
È l'eterno ritorno della sfiga che fa da contorno
Che mi coccola come un figlio dandomi amore materno
Sto dormendo ma è giorno, sono sveglio ma è notte
Sto piangendo come un bimbo mentre la finestra sbatte
Ho le mani in manette, la libertà è a pochi passi
Ma ho le gambe pesanti come se fossero sassi
Fisso l'obiettivo, spesso negativo
Il cesso dove vivo e l'abisso radioattivo
Hanno invaso il mio globo, la mia testa è sotto assedio
Sono rinchiuso nel mio odio come Super Vicki nell'armadio
È dura ma invidio, sussidio della tua cura
Che mi proteggeva da tutto come se fosse un'armatura
Dan dan dara, a tutta gallara
"BBO metti a posto!"
Lo faccio ora
Dan dan dara, a tutta gallara
"BBO metti a posto!"
Lo faccio ora
Ho perso troppo tempo
E il tempo non ritornerà mai più da me, puttana!
Il tempo non ritornerà mai più, puttana!
Ho perso troppo tempo
E il tempo non ritornerà mai più da me, puttana!
Il tempo non ritornerà mai più, puttana!
PUTTANA!
PUTTANA!
PUTTANA!
MC BBO
Nessun commento:
Posta un commento